“Un miliardo e 105 milioni di euro. Sono questi i numeri aggregati del nostro PSR regionale 2014-2020, dopo l’estensione al biennio 2021-2022 approvata dall’UE. Un Programma di Sviluppo Rurale che, a oggi, ha visto impegnate oltre l’87% delle risorse a disposizione, liquidando oltre 535 milioni di euro sulla base di 277 bandi pubblici – compresi quelli promossi dai Gruppi di Azione Locale (cd. GAL) – e il soddisfacimento di 78.413 domande di sostegno sull’intero territorio regionale”. Lo ha dichiarato l’Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati durante la presentazione dell’evento “PSR Lazio. I risultati di un lavoro fertile” svoltasi nella Sala Tevere del palazzo della Giunta regionale, che ha aggiunto – È indubbio che vi siano delle misure che hanno lavorato da motore propulsore dei fondi strutturali per l’agricoltura del Lazio. Penso, in particolare, alla misura 4 dedicata agli investimenti e alla misura 6 dedicata alle startup agricole: la prima ha previsto pagamenti per oltre 95milioni di euro, mentre la seconda ha interessato 1748 nuovi giovani agricoltrici e agricoltori della nostra regione con un contributo di 70 mila euro ciascuno.
A volte, i numeri così enunciati, non riescono sempre a dare il senso pieno delle cose. E per questo, penso vadano letti sotto un altro punto di vista: quello di chi, dall’alba al tramonto lavora la terra, accudisce gli animali, contribuisce alla tutela e alla salvaguardia del territorio e della natura. Agricoltori che difficilmente riuscirebbero a valorizzare a pieno la propria azienda se non vi fossero i fondi europei, gli Stati che li ricevono, le Regioni che attuano i programmi, le organizzazioni, i tecnici e i consulenti che supportano la conduzione aziendale e guidano l’agricoltore nei percorsi di finanza agevolata.
Nel comunicare i dati c’è oggi la volontà della Regione Lazio e dell’amministrazione Zingaretti di affermare e dimostrare quanto tali risorse rappresentino linfa vitale per il sistema agricolo ed economico regionale. Senza il Programma di Sviluppo Rurale non avremmo un comparto biologico così sviluppato, tanta attenzione al benessere animale, investimenti in innovazione di processo e prodotto, la nascita di centinaia di imprese giovanili, i livelli attuali di cooperazione in filiera, la cura dell’ambiente.
Le prossime settimane saranno importanti per il fitto confronto tra Regioni e Governo nel definire i budget e i riparti per la prossima programmazione 2023-2027.
“Noi – conclude – stiamo lavorando alacremente per conseguire il risultato migliore nell’interesse del sistema, avendo chiari i nostri obiettivi: sostegno ai giovani e maggiore attenzione alle politiche di genere anche in agricoltura, innovazione, equa distribuzione del reddito, crescita sostenibile, difesa del valore della produzione e promozione del pregiatissimo made in Lazio”.