Con il Decreto Rilancio destiniamo 1 miliardo e 150 milioni di euro per l’agricoltura. Misure importanti, per garantire liquidità alle aziende, tutelare i lavoratori e la loro sicurezza e rilanciare il settore.
1.150 milioni di europer sostenere e rilanciare la nostra agricoltura
per sostenere e rilanciare la nostra agricoltura:
✓ 500 milioni a favore delle filiere in crisi
✓ 250 milioni per il Fondo emergenza alimentare
✓ 250 milioni per l’accesso al credito
✓ 100 milioni alle imprese vitivinicole
✓ 50 milioni per i consorzi di bonifica
✓ Innalzamento strutturale dell’anticipo Pac
500 milioni di euro per un Fondo emergenziale a tutela
delle filiere in crisi
Per il sostegno diretto alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura nei settori,
come ad esempio il florovivaismo, che hanno maggiormente risentito della crisi dovuta
al COVID-19. (art. 222)
250 milioni di euro per il Fondo emergenza alimentare
Per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti. A questo
obiettivo, contribuisce il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)2014/2020. (art.
226)
250 milioni di euro per l’accesso al credito
Con il rilascio di garanzie a favore delle imprese agricole e della pesca attraverso Ismea.
(art. 31)
100 milioni di euro alle imprese vitivinicole per il 2020
Obiettivo: qualità dei prodotti e competitività delle imprese, per compensare
attraverso misure adeguate gli effetti negativi derivanti dal blocco delle esportazione
e dalla chiusura del canale Horeca. (art. 223)
50 milioni di euro per favorire la continuità dell’attività
dei consorzi di bonifica
Che potranno stipulare contratti di mutuo, fino ad un importo massimo complessivo
di 500 milioni di euro con Cassa depositi e prestiti o altri istituti finanziari abilitati, e
richiedere prestiti con quota interessi a totale carico dello Stato nel limite massimo
complessivo di 10 milioni di euro annui per 5 anni. (art. 225)
Innalzamento strutturale anticipo Pac dal 50% al 70%
La disposizione uniforma inoltre – per l’anno 2020 – la misura dell’anticipazione
prevista, allo scopo di rendere possibile, a salvaguardia delle aziende agricole,
l’accesso sia per chi utilizza la procedura ordinaria, che per chi ricorre alla procedura
semplificata introdotta dal dl Cura Italia
ALTRE MISURE PER IL SETTORE AGRICOLO
Contributi a fondo perduto per le imprese del settore agricolo
Questa misura sostiene i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19, con la
concessione di un contributo a fondo perduto per chi abbia ricavi non superiori a 5 milioni di
euro e abbia subito perdite di fatturato superiori al 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. (art. 25)
Credito d’imposta per aumenti di capitale
Credito d’imposta per aumenti di capitale di società di capitali, cooperative, società
europee e società cooperative europee aventi sede legale in Italia. (art. 26)
Proroga cassa integrazione ordinaria e in deroga per i lavoratori
dipendenti del settore agricolo e della pesca (art. 68 e 70)
Introduzione del tax credit vacanze anche negli agriturismi
Mediante un credito di 500 euro per le famiglie con un reddito ISEE non superiore a 40.000 euro che
intendano trascorrere le vacanze anche negli agriturismi. (art. 176)
40 milioni di euro anche per le imprese agricole che operano nelle zone
economiche e ambientali (art. 227)
Fondo di 50 milioni di euro per il 2020
Per l’acquisto, la ristrutturazione e la valorizzazione di immobili aventi finalità turistiche. (art.178)
Credito di imposta per i canoni di locazione anche delle strutture
agrituristiche
La norma prevede, per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, l’istituzione di un
credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione di
immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale,
artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro
autonomo. (art. 28)
Esenzioni dall’imposta municipale propria IMU per il settore turistico
Si prevede l’esenzione dalla prima rata relativa all’anno 2020 dell’imposta municipale propria (IMU)
anche per gli immobili destinati ad agriturismo. (art. 177)
ALTRE MISURE PER IL SETTORE AGRICOLO
Proroga bonus per i lavoratori stagionali agricoli
Pari a 500 euro, per un valore complessivo di 330 milioni (art. 84)
Promozione del lavoro agricolo
I percettori di ammortizzatori sociali, limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della
prestazione lavorativa, di NASPI e DIS-COLL nonché di reddito di cittadinanza, possono stipulare
con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili
per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2000
euro per l’anno 2020. (art. 94)
Misure di sostegno anche alle imprese agricole per la riduzione del
rischio da contagio nei luoghi di lavoro (art. 95)
Proroga della rideterminazione del costo d’acquisto dei terreni e
delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati
Si prevede la riproposizione della rivalutazione del valore delle partecipazioni non negoziate e dei
terreni, per i beni posseduti al 1° luglio 2020 (art. 137)
Regolarizzazione dei rapporti di lavoro
A partire dal 1° giugno:
I datori di lavoro potranno presentare all’INPS istanza per concludere un contratto di lavoro
subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale oppure per dichiarare la
sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini
stranieri.
I cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, non rinnovato o
convertito in altro titolo di soggiorno, potranno richiedere un permesso di soggiorno
temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di 6 mesi.
I settori di attività indicati dalla norma sono: agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e
acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona per se stessi o per componenti della
propria famiglia; lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare. (art. 103)