“La biodiversità marina presente nel Golfo di Gaeta è un patrimonio inestimabile che non possiamo permetterci di perdere ed è per questo che occorre intervenire in maniera tempestiva con la delocalizzazione degli impianti di acquacoltura, installandoli a distanza dalla costa. Con la legge regionale 01/2020 la Regione Lazio ha devoluto ai Comuni la competenza in materia di proroghe, concessioni e revoche, relativa a questo tipo di impianti. Oggi dunque, le amministrazioni hanno la possibilità di prendersi le responsabilità delle scelte che fanno e del tipo di vocazione che vogliono dare al proprio territorio, sulla base delle indicazioni di natura ambientale che arriveranno dall’Ente regionale”.
Così la consigliera regionale M5S, Gaia Pernarella intervenendo nel corso della seduta della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio, nella quale si è parlato degli impianti di acquacoltura nell’area sensibile del Golfo di Gaeta.
“Sappiamo che gli impianti di itticoltura saranno sempre più necessari, sia per il peggioramento della qualità delle acque che per la carenza crescente di fauna marina – ha continuato la consigliera regionale M5S – ma c’è la necessità di un intervento importante nel Golfo di Gaeta affinché questo genere di impiantistica venga dislocata al di fuori dell’Area Sensibile”.
“Entro il mese di maggio la Regione Lazio presenterà la Carta regionale di pianificazione attiva, con una mappatura completa delle zone idonee per l’acquacoltura e sono certa che il lavoro che porteremo avanti in sinergia con l’Assessorato alla Transizione Ecologica, guidato da Roberta Lombardi, farà finalmente ottenere ai territori quello che chiedono da tempo: un mare all’altezza delle loro attese”, conclude Pernarella.