Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta la candidatura avanzata dal ministero delle Politiche Agricole all’Unesco per ottenere un riconoscimento universale dell’espresso italiano quale patrimonio immateriale dell’Umanità.
“Ho seguito il dossier e ho avuto numerosi confronti a livello governativo. L’idea di candidare il nostro caffè a patrimonio dell’umanità è una consacrazione della tradizione, dell’identità e della storia veneta”.
“Vedremo ora nel dettaglio quale sarà il dossier che sarà presentato a Parigi. Noi ovviamente – aggiunge il presidente – tifiamo affinché sia questo. Un bel riconoscimento di una identità, che condividiamo con la Campania e con i tanti che ci hanno creduto. Penso alle numerose imprese che da generazioni lavorano in questo comparto, una eredità della repubblica veneta, della Serenissima e dei suoi mercanti”.
“Questo dossier è frutto di un grande lavoro che dura da anni. Il mio plauso – conclude il governatore – va quindi a tutte le persone che ci hanno sempre creduto, che si sono dati da fare in tempo non sospetti e non hanno mai mollato. Il riconoscimento dell’Unesco sarebbe il giusto tributo a chi compie sforzi quotidiani per portare avanti una storica tradizione”.