Il Programma Italia-Croazia fa parte di Interreg, strumento che dà la possibilità ai beneficiari di Paesi confinanti di confrontarsi e di lavorare assieme su tematiche di solito affrontate a livello locale o regionale, coinvolgendo trasversalmente molti portatori di interessi.
Il Programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027 è stato approvato con Decisione della Commissione europea n. C (2022) 5935 del 10 agosto 2022, la dotazione finanziaria del fondo europeo di sviluppo regionale (sigla FESR) assegnata è di euro 172.986.266, il tasso di contributo europeo è al’80 per cento. A questi fondi UE si affiancano risorse finanziarie nazionali italiane e croate che portano il budget totale, fino al 2030, all’importo di circa 202 milioni di euro. Non è necessario alcun cofinanziamento del bilancio regionale.
L’area geografica beneficiaria è transfrontaliera e comprende le aree costiere dell’Italia e della Croazia che si affacciano sull’ Adriatico. Per il Veneto si tratta, in particolare, delle province di Venezia, Padova e Rovigo.
A livello nazionale, sono coinvolte per l’Italia anche le province di: Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Campobasso, Chieti, Fermo, Ferrara, Foggia, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecce, Macerata, Pesaro e Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Teramo, Trieste e Udine. Per la Croazia, si tratta delle contee Primorsko-goranska, Ličko-senjska, Zadarska, Šibensko-kninska, Splitsko-dalmatinska, Istarska, Dubrovačko-neretvanska, Karlovačka.
Il programma è focalizzato su innovazione e sostegno all’economia blu e conta di capitalizzare la cooperazione transfrontaliera sviluppata nel precedente periodo di programmazione 2014-2020, in sinergia con la Strategia macro regionale europea per lo sviluppo dell’area del bacino adriatico ionico – EUSAIR.
Le risorse finanziarie sono distribuite in base a cinque diverse priorità (vedi tabella allegata) che riguardano, in sintesi: il supporto alla crescita dei diversi settori che compongono l’economia blu in chiave sostenibile, per mezzo del rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione, nonché dello sviluppo delle competenze disponibili sul mercato del lavoro per la specializzazione intelligente; la tutela dell’ambiente – in particolare marino e costiero – dall’inquinamento e la difesa della biodiversità, nonché azioni che favoriscono l’adattamento al cambiamento climatico e incentivano la prevenzione dei rischi; la promozione della mobilità marittima sostenibile e multimodale; il rafforzamento del ruolo delle risorse culturali e del potenziale dell’economia del turismo come leve per uno sviluppo sostenibile dell’area; il miglioramento degli strumenti e strategie a favore della governance multilivello della cooperazione.