La chiusura della 2ª Edizione della Scuola di Alta Formazione in transizione ecologica, promossa da Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo e Osservatorio Euro – Mediterraneo – Mar Nero è stata anche una importante occasione di confronto su temi quali salvaguardia dell’ambiente ed economia circolare.
Tutti interessanti e di spessore sono stati infatti gli interventi al convegno che ha anticipato la consegna degli attestati di fine corso presso la sede del Parlamento Europeo in Italia.
All’incontro è stato anche più volte portato l’attenzione sull’importanza che ha il Ponte sullo Stretto di Messina anche per il settore pesca:
“Fare un ponte significa unire, ma nel caso del Ponte sullo Stretto significa trasferire il trasporto di persone e merci su rotaie per ridurre in termini ambientali le emissioni in atmosfera e l’inquinamento dei mari causato dal passaggio dei traghetti” ha affermato il prof. Vincenzo Pepe, il presidente nazionale di FareAmbiente.
“Ma per una vera transizione ecologica bisogna cambiare mentalità approfittando proprio della pesca che, è si un settore a sé stante e complesso, ma che è un ottimo laboratorio per comprendere esattamente cos’è la sostenibilità”, ha fatto notare Riccardo Rigillo, direttore generale del dipartimento pesca e acquacoltura del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle foreste.
“La transizione ecologica è necessaria per accompagnare le aziende verso le riconversioni da fare per tutelare l’ambiente ma anche l’economia” ha spiegato il viceministro al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava.
Per il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giuseppina Castiello “le infrastrutture vanno costruite bene e tutelando l’ambiente. Per questo è molto importante il piano di educazione che sta portando avanti Fare Ambiente”.
La scuola di Alta Formazione – sviluppata nell’ambito del rapporto di partenariato che vede FareAmbiente impegnata nella gestione assieme al network internazionale Fispmed dell’Osservatorio Euro Mediterraneo Mar Nero – è lo strumento formativo/informativo centrato sull’educazione alla sostenibilità mirata ad offrire ai singoli individui conoscenze, abilità, valori e attitudini che li rendano capaci di prendere decisioni informate e di agire responsabilmente per salvaguardare l’integrità ambientale, per promuovere un’economia etica e per costruire una società più giusta per le presenti e future generazioni.
La formazione svolta ha promosso la conoscenza del nuovo approccio di “scienza dei cittadini” che coinvolge il pubblico nella ricerca scientifica e ha quindi il potenziale per riunire la scienza, i responsabili politici e la società nel suo insieme in modo di grande impatto.
Attraverso la scienza dei cittadini, tutte le persone possono partecipare a molte fasi del processo scientifico, dalla progettazione del quesito di ricerca, alla raccolta dei dati e alla mappatura dei volontari, all’interpretazione e analisi dei dati, alla pubblicazione e diffusione dei risultati.